mercoledì 26 settembre 2007

Il sogno/1 - Parte Ottava


[...]

“Che c'è, non hai mai visto una donna nuda?” disse Lamiah, lasciandosi guardare compiaciuta.
Alfredo era lì immobile, con la bocca spalancata. Farfugliò qualcosa senza riuscire a comporre nessuna frase intellegibile, allora lei lo interruppe.
“Immagino di sì, però è molto che non ti capita, giusto?” chiese lei, sardonica.
“Non è quello...” in realtà era completamente estasiato, però fu abbastanza pronto da inventare un'obiezione plausibile. “La prima volta che ti ho visto eri... eri... completamente diversa... non sembravi nemmeno... nemmeno...”
“Nemmeno umana.” lei lo interruppe, trattenendo a stento la rabbia.
“No, no...” Alfredo cercò di rimediare, terrorizzato davanti a quegli occhi fiammeggianti, avvampatisi in pochi secondi, “non intendevo...”
“Invece intendevi. E avevi anche ragione. Ma non ti preoccupare, la mia rabbia non è rivolta a te, anzi, tu in qualche maniera mi hai aiutato”.
“Io? E come avrei potuto? Con quelle poche cose che ti ho portato forse?”
Lei rise, di gusto. Era incredibile come riuscisse a cambiare umore e atteggiamento repentinamente, come anche Penna–rossa e l'altro tipo, del resto. “Quelle aiutano, ma per me, nello stato in cui ero, serviva ben altro. E tu sei riuscito a darmelo”.
Alfredo non credeva a quello che sentiva. Davvero non poteva immaginare come avesse potuto aiutare quella ragazza della cui natura paranormale era sempre più convinto. Anzi, era sicuro che fino a quel momento lei e i suoi due amici non avessero fatto altro che aiutare lui, per qualche oscuro motivo che a lui era sempre sfuggito e su cui non aveva mai riflettuto.
“È stata la tua forza vitale a riportarmi al mio reale aspetto, e a ridarmi coscienza di me stessa”. Disse interrompendo il flusso dei pensieri di Alfredo, più che mai caotico a dire il vero. “Quando sei arrivato, l'altra notte – continuò – eri così carico di speranza, rabbia, amore, e la forza delle tue emozioni mi ha aiutato a compiere in poche ore un cammino che avrebbe richiesto molto tempo in più”.
“Ma... di quale cammino parli? I tuoi amici l'altra sera avevano detto che eri stata via... ma se eri qua, evidentemente eri già tornata... no?”
“Ero tornata sì, ma non del tutto. Il mio è stato un viaggio molto lungo.”
Alfredo non capiva più nulla. Era in un luogo da favola, davanti a una donna bellissima completamente nuda che gli diceva cose incomprensibili dopo essere sfuggito a una banda di arcieri che sembravano usciti da un fumetto fantasy e per di più aveva appena rivisto per la seconda volta la sua ragazza morta mesi prima.
“E non ero partita di mia volontà” concluse la ragazza, adesso cupa e triste.
“E allora perché....”
“Perché mi hanno obbligata, stupido!” sbottò lei “Il mio viaggio era una punizione!” e tacque.
Alfredo, imbarazzato dal suo silenzio, cercò di cambiare discorso.
“Però poi sono arrivato io... e in un modo che ancora non ho capito ti ho aiutato, giusto?”
“Come sarebbe a dire che non hai capito? La tua bella non ti ha detto niente?”
“No... non siamo stati molto assieme” respingendo un singhiozzo “Il tuo amico l'ha portata via quasi subito.”
“Quale amico?”. Quasi gridò lei, afferrandogli un braccio.
“Quello.. quello con la penna rossa in testa. È arrivato a un certo punto, mentre Gabriella aveva cominciato a piangere, e ha detto che eravamo stati insieme abbastanza... e mi ha detto che potrò rivedere Gabriella una sola volta ancora, per dirle addio...”
“Quel bastardo è sveglio, forse anche troppo, e forse sta capendo qualcosa.... d'altronde è abbastanza potente da sentire se i guardiani si muovono o meno...” parlava tra sé e sé, fissando un punto lontano sopra la spalla sinistra di Alfredo.
“Che cosa c'è da capire?”
“Per caso gli hai detto che ci eravamo già visti?” come se non lo avesse sentito.
“No ma...”
“Ma lui ha capito vero?”
“Sì... credo di sì” pensò che fosse meglio non dire che lui in realtà stava per rivelare il loro precedente incontro.
Lei sospirò. Poi mosse un passo verso di lui. Ora poteva sentire chiaramente la pressione dei suoi seni duri sul petto e il suo respiro sul collo. Lo baciò, ma non come lo aveva baciato l'altra volta. Fu un bacio, caldo, appassionato, che Alfredo non ricambiò ma gustò fino all'ultimo istante, assaporando il suo respiro e la sua lingua.
“Adesso devi andare, non puoi più stare qui”. Disse lei.
Alfredo ubbidì, ancora inebetito dal bacio.
“Quando... quando posso tornare?”
“Quando tornerai qui lo deciderò io. Dalla tua bella... puoi provare quando vuoi. Non dare ascoolto a quel mentecatto, gli piace dare ordini ma non conta nulla. Poi ti spiegherò come diventare più potente di lui. Ora vai”. Disse lei, indifferente, e si reimmerse nel lago.
Alfredo uscì e si avviò verso casa.
Non riusciva a pensare a nulla, l'unica cosa che poteva fare in quei momenti, era gustare le ultime gocce di quel sapore meraviglioso che ancora gli rimanevano in bocca.



continua...

8 commenti:

Il Gabbrio ha detto...

Bello, mi piace sempre più...ma lo hai pensato tutto in una volta o sta evolvendo di suo, passo dopo passo?

Stefano ha detto...

ciao!
direi un 50% e 50%, l'inizio e la conclusione sono venute subito, e anhe vari passaggi, altri, tra cui questo che hai appena letto, sono arrivati mano mano

Anonimo ha detto...

rileggo con piacere ogni puntata, sperando sempre di scorgere cose che non avevo notato all'orizzonte...qualche volta fortunatamente succede.

sono combattuto tra la passione viscerale per la "magica" Lamiah e lo slancio emozionale per la dolce sensualità di Gabriella.

meno male che si tratta di un sogno, che di impicci mentali per ora mi bastano i reali
un saluto
Paolo

Anonimo ha detto...

rileggo con piacere ogni puntata, sperando sempre di scorgere cose che non avevo notato all'orizzonte...qualche volta fortunatamente succede.

sono combattuto tra la passione viscerale per la "magica" Lamiah e lo slancio emozionale per la dolce sensualità di Gabriella.

meno male che si tratta di un sogno, che di impicci mentali per ora mi bastano i reali
un saluto
Paolo

Anonimo ha detto...

rileggo con piacere ogni puntata, sperando sempre di scorgere cose che non avevo notato all'orizzonte...qualche volta fortunatamente succede.

sono combattuto tra la passione viscerale per la "magica" Lamiah e lo slancio emozionale per la dolce sensualità di Gabriella.

meno male che si tratta di un sogno, che di impicci mentali per ora mi bastano i reali
un saluto
Paolo

Anonimo ha detto...

rileggo con piacere ogni puntata, sperando sempre di scorgere cose che non avevo notato all'orizzonte...qualche volta fortunatamente succede.

sono combattuto tra la passione viscerale per la "magica" Lamiah e lo slancio emozionale per la dolce sensualità di Gabriella.

meno male che si tratta di un sogno, che di impicci mentali per ora mi bastano i reali
un saluto
Paolo

Anonimo ha detto...

aiuto mi si è moltiplicato il post...
Sorry

Gisel_B ha detto...

ma non mi avverti piu' quando posti? :(
caspiterina, la cosa diventa sempre piu' intrecciata. chissa' che ci riservi?

PS: per la maggica, pazienza dai non t'abbacchiare troppo!
bacio